giovedì 9 agosto 2012

A cosa servono i test fisici in preparazione…? A niente solo perdita di tempo…

In questi giorni sento che molte squadre iniziano la preparazione facendo i “TEST FISICI”. Siccome amo lo sport del calcio dico la mia cercando di dare il mio contributo per poterlo migliorare.
Ci sono due domande che un direttore sportivo o un presidente debbono fare al loro allenatore quando lo vedono fare i test fisici il primo giorno di preparazione.
1) Perchè li fa e 2) che tipo di test fa.
Circa la prima domanda la risposta non potrà essere che: “Per misurare il livello delle capacità condizionali (Resistenza, Forza e Velocità) per poter attuare un programma personalizzato di recupero e affinamento della condizione”. Se qualcuno dovesse dare una risposta diversa da questa sarebbe preoccupante e sarebbe opportuno prendere una decisione drastica . E qui cominciano a cadere i primi asini; come fai a misurare qualcuno che non è allenato? Inoltre nonostante i test nella totalità dei casi tutti i giocatori fanno tutti gli stessi lavori degli altri, quindi a cosa sono serviti i test?
Il test lo dovresti fare dopo il primo mini ciclo di allenamenti o dopo i primi blocchi di preparazione allora ha un senso. Ma se fai i test ad un dilettante che è stato fermo per mesi fai una cosa che non sta scritta ne in cielo ne in terra. Oltretutto se fai i test sulla forza ( es. Abalatov) il primo giorno si rischia seriamente di mettere a repentglio l’integrità fisica del giocatore.
Dopo un primo momento di 6 o 7 giorni di allenamento allora mi pongo il serio problema di stabilire di come la mia squadra stia mediamente dal punto di vista della forza e della capacità aerobica e allora farò i test. Io personalmente uso, da ormai dieci anni, lo yo yo test per misurare la capacità di lavorare in modo intermittente (il calcio richiede uno sforzo intermittente fatto di continui cambi di ritmo e di intensità). Infatti il test di Cooper, adottato da molti perchè lo fanno tutti quindi lo faccio pure io senza sapere perchè, misura la capacità aerobica senza che ci siano cambi di ritmo o di intensità, cosa invece che è misurata dalla Yo Yo test inventato da Jens Bengsbo, indimenticato collaboratore di Lippi alla Juventus. Quest’anno anche Conte lo ha fatto in ritiro, ma non al primo giorno ma dopo la prima settimana.
In conclusione segnalo pure che la pratica di somministrare dei test fisici il primo giorno di preparazione è molto in uso nella preparazione dei giovanissimi e degli allievi. Qui oltre ad esserci i problemi sopra esposti c’è il grave problema che un ragazzo probabilmente non può sopportare uno sforzo come quello causato dal test di Cooper senza subire conseguenze o senza mettere a repentaglio la sua integrità fisica. Ricordo che a quella età non si sono formate ancora completamente le fasce muscolari.
Il calcio purtroppo è costellato da questo tipo di situazioni dove si scimmiotta quello che fanno tutti o quello che si è sempre fatto senza studiare e senza sapere il perchè lo si fa ma soprattutto senza conoscere le conseguenze e i rischi che si fanno correre ai giocatori. Si spiega anche cosi perchè ci sono allenatori che hanno pochi infortuni durante l’anno e quelli che ne hanno pochi. Qualcuno pensa che l’infortunio sia una questione di fortuna o sfortuna, gli scienziati della fisiologia dicono invece che è strettamente legato alla metodologia di allenamento. Ma questo è un altro problema che affronterò in un altro articolo.

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